"PAESAGGIO URBANO"
(dei soci della Tangenziale)
Associazione Culturale Fotografica La Tangenziale
Concorso “Paesaggio urbano"
Premessa
Il tema proposto restringe il campo più generico del tema paesaggio, uno dei percorsi fondamentali di tutta la storia della fotografia, alla città.
La città è stata, nel nostro Paese, soggetto fotografico privilegiato sin dall'origine perchè i mezzi, tecnologicamente molto limitati, consentivano delle riprese delle nostre bellezze architettoniche comunque soddisfacenti in grado di esaudire la domanda del turismo elitario che nei suoi trasferimenti durante il Grand Tour desiderava portare con sè un ricordo tangibile di quanto visto.
Questo tipo di osservazione di considerare prevalentemente gli aspetti più gradevoli delle città si è mantenuta anche quando sia l'evoluzione tecnica che una maggior consapevolezza delle possibilità espressive del mezzo avrebbero consentito un più ampio ventaglio interpretativo.
Vero è che nel nostro Paese abbiamo avuto a partire dalla seconda metà del '900 alcuni grandi osservatori del paesaggio urbano – da Monti a Basilico, da Chiaramonte a Campigotto e poi tutta la generazione degli anni '80 – che ne hanno proposto una visione più rigorosa e meno edulcorata.
Tuttavia mediamente permane nel fotografo italiano il condizionamento ineludibile della bellezza, il ricorso alla composizione che sublimi la realtà più banale.
L'organizzazione del concorso “Paesaggio urbano” (urbano da urbs: città) avrebbe dovuto indicare alcune tipologie di percorso ben precise e vincolanti privilegiando gli aspetti più familiari della città di appartenenza cercando di valorizzarli attraverso la fotografia in modo da renderli interessanti agli occhi di chi guarda.
E' stato ribadito più volte che proprio l'ambiente urbano più prossimo di vita e di lavoro costituisce un'inesauribile fonte di ricerca fotografica.
Ciò premesso le sessantatrè opere di 22 autori della Tangenziale nel loro insieme sono di buon livello sotto il profilo tecnico. Alcuni autori nella terna delle immagini presentate dimostrano una considerevole padronanza compositiva e coerenza nelle scelte espressive.
In altri, come si diceva più sopra, prevale il senso estetico e l'armonia delle forme ovvero la ricerca del pittoresco e dell'ambiente fuori dal tempo.
Tutto ciò premesso la Giuria ha così deciso.
Primo classificato Luchetti Gabriele
poiché l'Autore, che ha proposto un dettaglio della nostra città, ha saputo trarre, pur in un contesto di scarsa rilevanza estetica, motivi di interesse anche attraverso un sapiente uso della tecnica.
Secondo classificato Caorlini Raffaele
in questo caso l'Autore ha posto a confronto, in modo molto organico e funzionale, elementi non certamente positivi del tessuto urbano della città rendendoli coerenti e interessanti
Terza classificata Peruzza Michela
pur riprendendo uno stilema – la fotografia zenitale di un dettaglio urbano – ampiamente già utilizzato nel passato, è stato premiata la scelta compositiva utilizzando parti della struttura viaria e le particolari condizioni di illuminazione.
La giuria ha inoltre segnalato:
Cazziolato Alessandro : per l'ottimo punto di ripresa che ben definisce il contrasto tra il vecchio e il nuovo
Baso Gabriella : il primo piano delle biciclette caratterizza un modo di vivere la città
Di Girolamo Giuliana : la povertà della situazione è riscattata da un'abile composizione
De Vescovi Renato : per la elegante distribuzione delle forme che tuttavia non distrae dalla descrizione dei luoghi
C.E.S.V.P.
Manfredo Manfroi
aprile 2022
Concorso “Paesaggio urbano"
Premessa
Il tema proposto restringe il campo più generico del tema paesaggio, uno dei percorsi fondamentali di tutta la storia della fotografia, alla città.
La città è stata, nel nostro Paese, soggetto fotografico privilegiato sin dall'origine perchè i mezzi, tecnologicamente molto limitati, consentivano delle riprese delle nostre bellezze architettoniche comunque soddisfacenti in grado di esaudire la domanda del turismo elitario che nei suoi trasferimenti durante il Grand Tour desiderava portare con sè un ricordo tangibile di quanto visto.
Questo tipo di osservazione di considerare prevalentemente gli aspetti più gradevoli delle città si è mantenuta anche quando sia l'evoluzione tecnica che una maggior consapevolezza delle possibilità espressive del mezzo avrebbero consentito un più ampio ventaglio interpretativo.
Vero è che nel nostro Paese abbiamo avuto a partire dalla seconda metà del '900 alcuni grandi osservatori del paesaggio urbano – da Monti a Basilico, da Chiaramonte a Campigotto e poi tutta la generazione degli anni '80 – che ne hanno proposto una visione più rigorosa e meno edulcorata.
Tuttavia mediamente permane nel fotografo italiano il condizionamento ineludibile della bellezza, il ricorso alla composizione che sublimi la realtà più banale.
L'organizzazione del concorso “Paesaggio urbano” (urbano da urbs: città) avrebbe dovuto indicare alcune tipologie di percorso ben precise e vincolanti privilegiando gli aspetti più familiari della città di appartenenza cercando di valorizzarli attraverso la fotografia in modo da renderli interessanti agli occhi di chi guarda.
E' stato ribadito più volte che proprio l'ambiente urbano più prossimo di vita e di lavoro costituisce un'inesauribile fonte di ricerca fotografica.
Ciò premesso le sessantatrè opere di 22 autori della Tangenziale nel loro insieme sono di buon livello sotto il profilo tecnico. Alcuni autori nella terna delle immagini presentate dimostrano una considerevole padronanza compositiva e coerenza nelle scelte espressive.
In altri, come si diceva più sopra, prevale il senso estetico e l'armonia delle forme ovvero la ricerca del pittoresco e dell'ambiente fuori dal tempo.
Tutto ciò premesso la Giuria ha così deciso.
Primo classificato Luchetti Gabriele
poiché l'Autore, che ha proposto un dettaglio della nostra città, ha saputo trarre, pur in un contesto di scarsa rilevanza estetica, motivi di interesse anche attraverso un sapiente uso della tecnica.
Secondo classificato Caorlini Raffaele
in questo caso l'Autore ha posto a confronto, in modo molto organico e funzionale, elementi non certamente positivi del tessuto urbano della città rendendoli coerenti e interessanti
Terza classificata Peruzza Michela
pur riprendendo uno stilema – la fotografia zenitale di un dettaglio urbano – ampiamente già utilizzato nel passato, è stato premiata la scelta compositiva utilizzando parti della struttura viaria e le particolari condizioni di illuminazione.
La giuria ha inoltre segnalato:
Cazziolato Alessandro : per l'ottimo punto di ripresa che ben definisce il contrasto tra il vecchio e il nuovo
Baso Gabriella : il primo piano delle biciclette caratterizza un modo di vivere la città
Di Girolamo Giuliana : la povertà della situazione è riscattata da un'abile composizione
De Vescovi Renato : per la elegante distribuzione delle forme che tuttavia non distrae dalla descrizione dei luoghi
C.E.S.V.P.
Manfredo Manfroi
aprile 2022
Opere segnalate