UMBERTO VIO
Venezia COVID 19
Sono andato molte volte a Venezia e tante volte l’ho fotografata e cercata con il suo fascino, le sue feste e i suoi drammi: come l’ultima drammatica acqua alta del novembre 2019. Anche Venezia ha vissuto la lunga quarantena imposta dalla pandemia. Venezia nel lontano passato ha vissuto epidemie drammatiche, ne è sempre uscita, si è sempre risollevata. Questa è giunta del tutto inaspettata e dai contorni sconosciuti, tanto da costringere le autorità a chiudere in anticipo il “Carnevale” la festa più laica e trasgressiva che da sempre Venezia vive con grande partecipazione. A maggio Venezia è tornata aperta e praticabile almeno per i residenti. Camminando per le calli ed i campi ho visto una realtà nuova, assolutamente insolita: Venezia era tornata ai veneziani. La mia sorpresa è stata totale, così intensa da rimanere bloccato. Non riuscivo a trovare l’inquadratura, lo scatto che interpretasse una realtà così nuova ed inusuale. Questa selezione è di conseguenza un quaderno di appunti fatto con le immagini, un racconto di un lungo giro fatto a Venezia, a San Michele, San Marco, Rialto in una splendida giornata di sole. Questa tremenda epidemia spero imponga a un po’ a tutti una riflessione profonda e generale: nelle nostre belle città è giusto che ci sia il turismo, ma deve esserci un limite a questo.
Scusate se sono stato un po’ lungo.
Umberto Vio
Scusate se sono stato un po’ lungo.
Umberto Vio